20/09/2016

Words of faith and devotion.

Strain to equilibrium in this darkened day
Where are you oh holy Dionysus?
Now only phantoms of hatred we see
And the cry that goes up is always the same:
«Vengeance upon the murderers!»
But the gentle breeze is just a dream from the past
The wasteland is impending over us
And no martyr will fill the chalice of mercy
For the pathetic beings who dwell on earth
We went forth to the world but we could not win
And what is left is jealousy, hate and scorn!
The blind speaks: «Seek consolation in recollection»
I found ruins of grandeur and sank in the waters of my cenotaph
Then another voice: «Erase your past my child»
Blood tears from my eyes, one thought
We had the key to open heaven's door
Why we threw it away?
Leave me now, waves of rage are coming
Descending from me and bringing the story to an end
You betrayers, come and see, treachery in the name of immanence
Come under this pleasant shade of grey
And I will show you fear in a handful of dust
Deconstruction is the foundation of our world
Caught in the sensual music of humanity all neglect
Monuments of unageing intellect
My comrades, it is time
To sail the seas of imagination
And come to our holy city of Byzantium
And find out for the second time
Platonic tolerance and Doric discipline
Like Odysseus I shall return
Through spiteful Neptune over dark seas
And Invidia, Corruptio, all the worshippers of the flesh
Will not prevail over me!
(Composed by "Re" - 2000)


Parole di fede e devozione.

Mi sforzo verso l'equilibrio in questo giorno fosco,
dove sei santo Dioniso?
Percepiamo solo fantasmi di odio ora,
ed il grido che si leva è sempre il medesimo:
«Vendetta contro gli assassini!»
Eppure la soave brezza è solo un sogno del passato,
la landa desolata incombe su di noi,
e nessun martire riempirà il calice di misericordia
per gli esseri patetici che abitano sulla terra.
Siamo andati avanti per il mondo ma non siamo riusciti a trionfare,
e ciò che resta è soltanto gelosia, odio e disprezzo!
Il cieco predica: «Cerca conforto nel ricordo»,
ho riesumato rovine di grandezza e mi sono inabissato nelle acque del mio cenotafio;
poi un'altra voce: «Rimuovi il tuo passato mio fanciullo».
Lacrime di sangue sgorgano dai miei occhi; un pensiero:
possedemmo la chiave per aprire la porta del paradiso,
perché la gettammo via?
Lasciatemi ora, stanno giungendo ondate di rabbia,
calando da me e portando a compimento la storia.
Voi traditori, venite a vedere l'infedeltà in nome dell'immanenza,
tornate in questa piacevole sfumatura di grigio,
ed io vi mostrerò la paura in una manciata di polvere.
La decostruzione è il fondamento del nostro mondo,
imprigionato nella musica sensuale dell'umanità
trascuro tutti i monumenti d'ingegni imperituri.
Miei compagni, è tempo
di solcare le immensità dell'immaginazione,
di giungere nella nostra città santa di Bisanzio,
e scoprire per la seconda volta
la tolleranza platonica e la disciplina dorica.
Farò ritorno come Ulisse,
attraverso le acque plumbee del perfido Nettuno,
e l'Invidia, la Corruzione e tutti gli adoratori della carne
non prevarranno su di me!
(Tradotto da Federico Matta - 2016)

14/09/2016

To rise is to fall, to live is to die.


Rage impelling
Find a way out
Scream in silent words
Impotence is immanence
Not the key for transcendence
Hark, listen
Reflection of a dejection
Demise, deceased in decay
Deep underground it awaits
Who am I, what am I, where am I
The voice I hear
Is it reason, is it unconsciousness
Maybe the words of that holy man?
In comparison with him
I feel so hollow
Please show me the way!
Portrait of Apathy
We can if we try leave this hell we share
Ascent from the lake of fire
And harvest Existence
(Composed by "Re" - 2000) 


Ascendere è cadere, vivere è morire.

Incitato dalla rabbia
a trovare una via di fuga,
grido parole silenziose;
l'impotenza è immanenza
non la chiave per la trascendenza.
Oh, ascolta,
riverbero di uno sconforto,
la rovina, [oh] defunto in decomposizione,
attende sotterranea in profondità.
Chi sono io? cosa sono? dove sono?
La voce che sento
è la ragione? è inconsapevolezza?
Forse le parole di quell'uomo santo?
In confronto a lui
Mi sento così vuoto.
Ti prego, indicami la via!
Ritratto dell'Apatia,
possiamo - se proviamo - abbandonare questo inferno che condividiamo,
ascesa dal lago di fuoco,
e recidere l'Esistenza.
(Tradotto da Federico Matta - 2016)

01/01/2016

Centuries are crying (my convolution box).

-Invocation-
Beloved vale I said
wait for me I'll return
My quest is not at end
Some grail of mine needs
to be discovered

-Excursus-
Was Siegfried in Achilles' army?
Can you feel the final lament of Ildebrand
over the slain body of Adobrand
Here in Attila's court
you can hear Theodoric's expostulations
but where's Leifr to lead us
to new shores?
Outcast from Avalon
screaming for revenge
proudly bearing Arthur's banners
betrayed by dreadful Mordred.
Bright swords blessed in the name of France
brought ruin to Islam
your sacrifice chisels
lines of pain in me, Roland
I still see the tears
of our sacred king Charles.

-Today-
What a mess, what emptiness
forced to swim down here
in the corruption
strain to catch a star.
Hey, it wasn't just fancy
how painful is salvation
as we cast away God from the world!
(Composed by "Re" - 2000)


I secoli piangono (la mia scatola di circonvoluzione).

-Invocazione-
Amata valle, dissi,
aspettami; tornerò.
La mia ricerca non è terminata.
Il mio Graal ha ancora bisogno
di essere scoperto.

-Excursus-
C'era Siegfried nell'esercito di Achille?
Riesci a sentire il lamento finale di Ildebrando
sul corpo ucciso di Adobrando?
Qui alla corte di Attila
è possibile udire le rimostranze di Teodorico,
ma dov'è Leifr per condurci
verso nuovi lidi?
Reietto da Avalon,
urlando vendetta,
portando orgogliosamente le insegne di Artù,
tradito dal terribile Mordred.
Spade luminose benedette in nome della Francia
hanno portato rovina all'Islam;
i tuoi ceselli sacrificali,
linee di dolore dentro di me, Rolando;
vedo ancora le lacrime
del nostro re sacro, Carlo.

-Oggi-
Che confusione, che vuoto,
costretti a nuotare quaggiù
nella corruzione,
a sforzarsi per afferrare una stella.
Ehi, non era solo un capriccio;
quanto è dolorosa la salvezza
allorché estromettiamo Dio dal mondo!
(Tradotto da Federico Matta - 2016)

21/02/2010

A Song of Mint and Lemon - III. Fate Speaks

-Antefatto-
Una giornata d'estate, nell'abisso italico profondo. Ai due virgulti del POMP, in una dura missione per conto della Mano di Trym esuli in terre sotto il controllo totale di Pisellone, giunse un inatteso messaggio. «Missione compiuta. Obiettivo colpito e affondato!»
Nel momento topico e risolutivo il fanciullo biondo, colto da soverchiante timore, urlò un potente scongiuro correndo come un ossesso: «San Roooccooow!»
Il dado era stato tratto, ma i due piccirillomani non potevano sapere di cosa si trattasse...

-Mesi dopo, verso Oriente-
Sua Enormità, che non soffre di problemi nel cibarsi di gelato, solcando i sette mari, approdava così nelle terre ove si leva il sole.
In una esplosione di luce accecante, coronata da cerchi di kanji fiammeggianti, si manifestò di fronte al Custode ottenendo sempiterno rispetto e la mano dell'amata; il suo coefficiente POMP era tale da causare una fioritura dei ciliegi fuori stagione.
Mentre le genti d'Oriente ringraziavano la dea del sole per tanto POMP una sola parola sulle sue labbra, accanto all'amata e di fronte ai petali che cadevano: «Sugoi!»

-Svezia, di fronte al pozzo della visione-
Il Pagano, assiso sul trono di Odinh, contemplava il tempo nel suo scorrere attraverso lo specchio d'acqua: molti i futuri che si prospettavano davanti ai suoi occhi. Il suo cuore era immoto, tale era la forza della Profezia donatagli da Trym. Ad un certo punto un unico petalo di ciliegio si posò sulla superficie del gelido lago, causando increspature: una nuova linea nel Destino tracciato della Norne inviate da Trym, bastione speculare alle Streghe.
La divinità si alzò in tutta la sua titanica altezza, causando scompiglio e stupore fra le sue prodi valchirie.
Anche in questo caso, semplici parole. «Det är guld fallos!» (E' il Fallo d'Oro!)

-NeoTorino666, tempeste e rivelazioni-
In un ufficio ben organizzato un giovane uomo, serio e professionale, stava conducendo un complesso lavoro contabile: grande senso del dovere eppure coglieva quanto non fosse la sua vera Via... All'improvviso, un segno nei Cieli, un bagliore rosato verso Levante; le parole pronunciate nel Nord risuonano nella mente dell'uomo.
Gridando fa a pezzi la sua scrivania, tutto l'ufficio ed il palazzo, restando nudo come una statua greca e rivelando l'artefatto inconsciamente custodito.
Sua Maestà Oscura martucciana, dall'alto del palazzo di NeoTokyo finito a NeoTorino, osserva la scena. «Come? Chi osa infrangere il Disegno di Nostra Signora Logiche Italiane della Sistemazione, di cui io son avatar per questa area? Che cooooooosa? Il Fallo d'Oro si è manifestato!? Impossibile!!!»

20/02/2010

A song of mint and lemon - II. Transition

-Il prologo-
Gli ignari abitanti di NeoTorino666, feudo martucciano dalla dipartita del Conte Massimo, si sollazzavano in vagheggiamenti di eroiche e lussuriose avventure con picciridde, veline, e transessuali di ogni sorta. Parole come "limone" e "polimarfismo" erano da tempo scomparse da giornali, telegiornali e discorsi da bettola. Eppure, una nuova pandemia limonica era cominciata, e stava mietendo vittime nell'ombra.

-Il consesso-
Un ridotto gruppo di compagni si sta riunendo al Pub delle Pompate, luogo tanto leggendario quanto deserto, e l'atmosfera è riscaldata da una vecchia gloria degli Iron Maiden: The Number Of The Beast. Alcuni sono presenti fisicamente, altri olograficamente, ma nell'assemblea si riscontrano anche assenze importanti.
Tra una birra e l'altra, pare che la discussione verta sulle piaghe italiche.
*Conte Massimo (ologramma violaceo circonfuso di nero e di metallo): «Recenti ricerche suggeriscono che i comportamenti sessuali degli uomini siano simili a quelli dei leoni. Sono certo che nella dominanza si troverà il fondamento dei mali nostrani.»
*Joe Turner: «Che la "WP damnation" sia un sotterfugio per la supremazia assoluta? Attenzione!!!»
Dopo una pausa silenziosa, inizia una nuova canzone... il famoso Richiamo della Passera, preghiera ed invocazione alle fanciulle libertine. La discussione riprende quindi con rinnovato vigore.
*PEdo: «Cromosoma Y, DNA mitocondriale... che argomenti speciosi; l'unico elemento importante è il diciotto-venti!»
Joe Turner: «Ben detto... solo picciridde! Per la legge dei Punti Creazione del Personaggio, valori epici di carisma producono teste vuote... ma che importa? Non è necessario essere maghe per padroneggiare certe arti occulte.»
Mentre i presenti riflettono su queste annose questioni, il richiamo si sparge nell'etere... ed ecco apparire un nuovo ologramma, con la voce simile al Berlusca.
*Duke di Superga: «Lasciate da parte tali cogitazioni... pescate in provincia, figa! Fate un salto a Pirino... oppure diventate un servizievole giocattolino! Eh... speeemmme Gioe. Se proprio siete disperati, andate in Olanda: là fumano più dei camini!»
*The Big One: «Eh, il Duca ha ragione. Guardate ragazzi, l'unico modo per sfuggire al triumvirato instaurato da Martucci per fiaccare il vigore dei più valenti, è... pompare altrove! Badate bene, le terre del Nord sono già state colonizzate... ma le distese d'Oriente sono terra vergine.»
*Coro: «Parole di grande saggezza, ooki no hito: pompare incondizionatamente ed incommensurabilmente... e rifuggire l'antagonista e la sua genia!»

-La visione-
Frattanto un grande omone, alto all'incirca due metri e mezzo (tale Pisellone, soprannominato anche megapacco, e grande frequentatore del Parco Europa), continuava la sua essenziale ma infruttuosa ricerca del leggendario Fallo d'Oro con il suo equipaggio di limonauti. Nessuno sapeva di cosa di trattasse, né dove si trovasse... eppure Pisellone era certo che fosse un elemento essenziale per la palingenesi del mondo.

17/02/2010

A song of Mint and Lemon - I. Revamp of the Lemon Sages

-Pubblico proclama-
La voglia di aforismi al Limone imperversava: più grandi, migliori e senza tagli, ciapa lì e purta a ca!

-La deduzione-
Quindi, si può supporre e ne consegue che oggi il capitano ci ha insegnato... il pesce!!! Ne esistono due tipi: con e senza limoneeeeeeeeeeeeeey! (E niente zinco-citrato, vedrai che ti piace) Tale consapevolezza spinse l'allegra ciurma ad entrare dunque in un locale nel quale era facoltà della direzione riservarsi il diritto di chiedere se sussistessero problemi a mangiare il gelato.
Tiger, tiger, tiger (ad lib)

-La rinascita-
Con questo misterioso mantra avveniva la rinascita del Limone, "gelammon", nella città martucciana di NeoTorino666: zero «tempo di perdere», va a mangè el savun, ma soprattutto «lo stai uscendo?». La domanda del misterioso Mister T era ormai l'ossessione della popolazione della WP Land, orfana del verbo pagano e ducale, garante dell'uscirlo: era noto come fosse trascorsa la minaccia del Polimarfismo e dilagasse la Mania delle Piccirille. Sulla bocca di tutti infatti vi erano le toste avventure al limite della fantascienza dei nostri due eroi su e giù nei luoghi più improbabili alla ricerca spasmodica dei tuberi magici, con la benedizione di Pisellone dal Fallo d'Oro (ma non Pisellone e basta, neh!?). Il loro antagonista temibile si stagliava all'orizzonte, alleato di grande potere del Nuovo Triumvirato... Conte Massimo sei giusto, salvaci tu! (anche questo ad lib)

11/02/2010

Decade ultima - I. L'età oscura

A. Prologo
Il mondo di Sosasia versava in grande decadenza e malessere. Da decenni il Mondano, folle mago possente e manipolatore, penetrava nelle esistenze degli abitanti, fiaccandone gli spiriti, ottenebrandone le menti, e suggendo loro ogni stimolo vitale. Pertanto, poco alla volta la popolazione di Sosasia veniva privata della propria "humanitas", trasformandosi in un'accozzaglia di bipedi ignavi e di involucri senza coscienza.
I signori dei feudi più importanti oramai disperavano di riuscire ad eliminare il Mondano. Da molto tempo gli stavano dando la caccia, senza risultato, ed il desiderio stesso di sconfiggerlo stava scemando, dissolto nell'indolenza come tutto. Nessuno sembrava in grado di localizzare il laboratorio del mago, la sua ubicazione era da sempre ignota. Invero, il suo potere risultava troppo debole e subdolo per essere rilevato nel flusso magico, eppure sufficientemente logorante e duraturo da squassare il mondo. Si presume che alcuni valorosi eroi perirono per sua mano, spariti nel nulla senza lasciare alcuna traccia.
Da quanto tempo il Mondano vessava tali lande? come sfuggire alla morte spirituale?

09/02/2010

Dieci anni - II. Decadi

Dieci... trenta... cinquanta... tre decadi di progresso per taluni, di regressione per tutti.
Decadi di pensieri, parole, emozioni, di grandi cicli e gloriose trilogie; decadi di passioni ardenti, pene strazianti, amicizie sincere e comunioni di intenti. Lo sguardo contempla il turbinio delle esistenze, la memoria ne serba qualche traccia, e l'immaginario le resuscita trasfigurandole e fissandole in inni sempiterni.
All'alba delle nuove decadi l'incedere si fa più impervio: il fluire del tempo, le distrazioni del mondo e la futilità della quotidianità ottenebrano le menti, e suggono la preziosa linfa vitale. Eppure, per taluni lo spirito è saldo, il desiderio scintillante, e l'ispirazione fervida: bruciare con forza ancora ed ancora, per contemplare i fuochi di Midhgardh, per calcare le spiagge di Valinor, oltre il tempo e lo spazio.

08/02/2010

Dieci anni - I. Prologo - (Oltre)

Dieci anni o più sono trascorsi; lo stimolo creativo è presente, trasformato e non svanito. Altri cicli, altri flussi nascono in una composizione corale... Parleremo attraverso un caleidoscopio di emozioni, liberamente e lasciando scorrere i nostri pensieri. Del nostro immaginario e non solo; del vissuto senza il quale non vi è insegnamento, pur nelle tempeste a questo legato. Dopo crolli e altrettante ricostruzioni, le parole avranno una nuova misura, un nuovo valore.